Perché la scheda Google è il cuore del consumer journey?

Il percorso che porta una persona a rivolgersi a un centro acustico non segue più un funnel lineare e prevedibile. Oggi i consumatori si muovono in un ecosistema frammentato, fatto di stimoli e interazioni continue, in cui la decisione nasce dall’intreccio di più comportamenti.

Il consumer journey è cambiato | Studio di Boston Consulting Group
  • • Streaming: contenuti video, podcast o interviste sul benessere possono sensibilizzare anche chi non ha ancora piena consapevolezza di un problema uditivo.
  • • Scrolling: mentre navigano tra feed social e articoli, le persone possono imbattersi in consigli, testimonianze o campagne che accendono l’interesse verso soluzioni acustiche.
  • • Ricerca: quando il bisogno diventa concreto (“centro acustico vicino a me”), la ricerca su Google è il punto di svolta: qui si confrontano sedi, si leggono recensioni e si scelgono alternative in base a vicinanza e reputazione.
  • • Shopping: oggi il momento della decisione non è più solo in negozio: spesso un clic su Google Maps per chiamare, chiedere informazioni o fissare un appuntamento equivale già a un atto d’acquisto.

Quando un cliente cerca un centro acustico, la sua prima azione è aprire Google e digitare “centro acustico vicino a me”. In quel momento, la scheda Google Business Profile (GBP) diventa la vera vetrina del centro. Essere presenti non basta: occorre esserlo in modo corretto, chiaro e coerente con le linee guida di Google.

Per valutare lo stato del settore, abbiamo analizzato 2.093 schede di centri acustici in Italia. I dati raccontano un settore in crescita ma ancora poco maturo nella gestione della propria presenza digitale, con pratiche virtuose affiancate a errori che compromettono visibilità e fiducia. È proprio da qui che parte la nostra analisi.

Una presenza capillare, ma non sempre curata

Dati principali

  • 1. Nord: 46,6%
  • 2. Centro: 20,6%
  • 3. Sud e Isole: 32,8%

La distribuzione dei centri acustici è equilibrata su tutto il territorio nazionale. Questo è un punto di forza: ovunque un cliente cerchi, troverà un centro vicino. Ma avere la scheda su Google non basta. Una scheda incompleta o incoerente rischia di non convertire una ricerca in una visita.

Cosa serve fare

  • • Curare ogni scheda con la stessa attenzione, anche se si tratta di una piccola realtà locale.
  • • Ricordare che una scheda mal gestita equivale a non essere trovati, soprattutto quando il cliente confronta più alternative nello stesso momento.

I brand tra grandi player e realtà regionali

Dati principali

  • •Amplifon: 697 sedi
  • •Centro Acustica: 183
  • • AudioNova: 108
  • •Audika: 7
  • •Maico: 48
  • • Acustica Campana: 10
  • • Lunga coda di operatori con 1–2 sedi

Il settore è guidato dai grandi brand nazionali, ma anche player regionali come Acustica Campana dimostrano come la gestione digitale coerente possa dare visibilità competitiva.

Criticità da evitare

I piccoli operatori tendono a trascurare la scheda, pensando che conti solo la presenza fisica sul territorio. È un errore: il cliente parte quasi sempre dalla ricerca su Google.

Best practice

Adottare uno standard di gestione unico (naming, categorie, recensioni, foto) che garantisca la stessa affidabilità di un brand nazionale.

Il nome della scheda: quando un dettaglio fa la differenza

Dati principali

  • •Conformi (~70%): formato Brand + Località
  • •Non conformi (~30%): claim, nomi generici, dettagli impropri

Le linee guida di Google sono chiare: il nome della scheda deve riflettere quello reale e verificabile dell’attività. Eppure, molte schede utilizzano claim promozionali (“Prova gratuita”), nomi troppo generici o dettagli non pertinenti (“aperto anche il sabato”).

Esempi concreti

❌ Errato: “Controllo dell’udito gratuito” (slogan non ammesso)

✅ Corretto: “Udire Centro Acustico Napoli” (chiaro, localizzato, conforme)

Perché è importante

Un nome errato non solo viola le regole, ma confonde i clienti e può portare alla sospensione della scheda.

Le categorie: la bussola che guida la ricerca

Dati principali

  • • Negozio di apparecchi acustici: 51,0%
  • • Negozio di ausili acustici/auricolari: 7,3
  • • Punto vendita apparecchi acustici: 1,3%
  • • Fornitura medicale: 0,3%
  • • Servizio di riparazione apparecchi acustici: 0,1%
  • • Residuali (riabilitazione, studio medico): 0,15%

La categoria scelta è ciò che permette a Google di collegare correttamente il centro alle ricerche degli utenti. Quando la categoria è sbagliata, il rischio è apparire in query irrilevanti, riducendo la qualità del traffico.

Anomalie

Un 5% delle schede utilizza categorie poco pertinenti. Questo genera confusione sia per Google che per i clienti.

Come operare

• Usare sempre Negozio di apparecchi acustici come categoria primaria.

• Aggiungere categorie secondarie pertinenti, evitando quelle che descrivono servizi marginali o non core.

Rivendicare la scheda: il primo passo verso il controllo

Dati principali

  • • Rivendicate: 95%
  • • Non rivendicate: 5%

Una scheda non rivendicata è una scheda che non appartiene pienamente al centro: può essere modificata da terzi, con informazioni errate su orari, indirizzo o servizi.

Perché conta

Le linee guida ribadiscono che rivendicare e verificare la scheda è gratuito e fondamentale per avere pieno controllo dei dati.

Cosa fare subito

Chi non ha ancora rivendicato la scheda dovrebbe farlo, perché senza questo passaggio ogni altro intervento rischia di essere inefficace.

Orari di apertura: precisione e affidabilità

Dati principali

  • • Schede con orari: 95%
  • • Schede senza orari: 5%
  • • Orari speciali (festività): quasi sempre assenti

Gli orari sono una delle prime informazioni che l’utente cerca. Se non sono aggiornati, l’esperienza cliente rischia di trasformarsi in frustrazione.

Anomalia frequente

Il mancato inserimento di orari speciali: a Natale o a Ferragosto molte schede continuano a indicare “aperto”, generando false aspettative.

Come operare

Aggiornare regolarmente gli orari, inclusi quelli straordinari. Un piccolo sforzo che evita perdite di fiducia.

Sito web e UTM: misurare l’impatto della visibilità

Dati principali

  • • Schede con sito: 91%
  • • Schede senza sito: 9%
  • • Con UTM: 8,5%
  • • Social al posto del sito: 0,5%

Il sito web è il ponte tra la scheda e la conversione. Inserire link ai social o non tracciare i clic con UTM significa perdere opportunità di analisi e di credibilità.

Esempi concreti

❌ Errato: link a una pagina Facebook

✅ Corretto: www.brand.it/napoli?utm_source=googlemybusiness&utm_medium=localrecord&utm_campaign=traffico_sito_scheda_google

Come operare

Inserire sempre il sito ufficiale e aggiungere UTM per tracciare il traffico proveniente da Google.

Numero di telefono: il contatto diretto che fa la differenza

Dati principali

  • • Schede con numero: 97,9%
  • • Schede senza numero: 2,1%

Il numero di telefono è un dato apparentemente banale, ma decisivo. Un cliente che non può contattare subito la sede probabilmente si rivolgerà a un competitor.

Linee guida

Google specifica che il numero deve essere diretto della sede, non un call center o un numero a pagamento.

Come operare

Verificare che ogni scheda abbia un numero diretto e locale, sempre funzionante.

Foto: il volto digitale del centro

Dati principali

  • • Totale foto: ~13.000
  • • Media per scheda: 9,5
  • • Alcune schede senza foto

Le immagini trasmettono fiducia e professionalità. Un centro senza foto appare incompleto e poco curato.

Cosa funziona

Mostrare esterni, interni, staff e apparecchiature. Le foto raccontano al cliente cosa aspettarsi prima ancora di entrare.

Come operare

Caricare un set minimo di immagini standard e aggiornarle regolarmente.

Recensioni: la voce dei clienti come leva competitiva

Dati principali

  • • Totale recensioni: 37.149
  • • Media: 26,8 per scheda
  • • Rating medio: 4,87/5
  • • Topic ricorrenti: gentilezza (6,95%), competenza (2,53%), cordialità (1,82%), empatia (1,13%), attenzione (1,09%)

Le recensioni non sono solo un voto: sono la prova sociale che guida le scelte. La reputazione del settore è molto positiva, con focus su qualità relazionale e competenza.

Errore da evitare

Lasciare le recensioni senza risposta. Per il cliente equivale a un segnale di disinteresse.

Come operare

Rispondere sempre, valorizzando i complimenti e affrontando con trasparenza eventuali critiche.

Dal dato all’azione: come trasformare le schede Google in un vantaggio competitivo

L’analisi evidenzia un settore che ha già conquistato una presenza significativa su Google, ma che spesso non la valorizza appieno. Errori come un naming poco chiaro, categorie incoerenti, schede non rivendicate, orari non aggiornati o link privi di tracciamento non sono semplici dettagli tecnici: sono barriere che riducono la visibilità, creano confusione e minano la fiducia dei clienti.

La buona notizia è che questi aspetti sono rapidamente correggibili. Con un approccio strutturato e in linea con le linee guida di Google, ogni centro acustico – dal grande brand nazionale al piccolo operatore locale – può trasformare la propria scheda Google Business Profile in un vero strumento di crescita, capace di generare nuovi contatti e rafforzare il rapporto con i pazienti esistenti.

Per andare oltre i dati e passare subito all’azione:

  • Scarica le slide di sintesi per avere una panoramica chiara e operativa dei risultati emersi.
  • Richiedi un audit gratuito delle tue schede Google: potrai scoprire subito punti di forza e aree di miglioramento, con suggerimenti pratici per aumentare visibilità e fiducia.